E me ne vado da te
su questo treno di legno
mentale.
Le mani abbracciate alle idee
stringono percorsi mai fatti
lungo le vie dei nostri sussurri sospinti all’indietro.
Libero sono e sarò,
come l’uccello ingrugnato
del tuo passato mai detto,
dei baci notturni sognati e sputati,
dei laghi silenziosi
che ci osservano dalle vetrate di settembre ancora.
L’alba di una nuova vita
non ha più idee.
Senza i tuoi sogni sul cuscino,
anche il mio sonno è solamente un manto di foglie ingiallite.
Bruno Zucchermaglio
München, 14.11.2019 (15.11.2019)
Der Mond ist scharlachrot.
Er rockt sich durch die dunklen Wolken.
Er strahlt wie eine schöne Frau.
Sein Lächeln liegt noch auf dem Morgentau.
Die Sonne küsst ihn zart.
Der Smooth Jazz breitet sich aus
Schwingt sich den Wänden empor
Tanzt an der Decke leichtfüssig
Lacht übers ganze Gesicht
Und meint in unterkühltem Ton
Auch Wolken haben eine [ ... ]